INTRODUZIONE
In un mercato sempre più vasto e competitivo quello che differenzia le aziende è la capacità di rispondere esattamente alle esigenze dei clienti. Le aziende manifatturiere per essere competitive devono permettere la personalizzazione del prodotto sfruttando i benefici di soluzioni innovative. Come quella di un configuratore che consenta di offrire prodotti e soluzioni su misura per ogni cliente.
Grazie ad un configuratore web la creatività si trasferisce dal produttore al consumatore, in modo che quest’ultimo abbia la sensazione di creare il prodotto. Creatività e interazione fanno prendere forma al desiderio di un utente in tempo reale.
Quando parliamo di configuratori web di prodotto ci riferiamo a soluzioni particolari, avanzate, davvero complesse data la sempre maggiore necessità di essere fruibili da qualsiasi device e browser.
Nella realizzazione del prodotto cercheremo di fare particolare attenzione a:
- Qualità estetica e funzionale
- Semplicità di utilizzo
- Interazioni chiare e coinvolgenti
- Valorizzazione del prodotto
- Quanto più possibile portabilità del sistema su tutti i device.
COME NASCE UN CONFIGURATORE DI PRODOTTO
Un Configuratore di prodotto nasce da molte ore dedicate all’analisi, al focus sul prodotto da configurare, alla progettazione dell’interfaccia grafica, all’analisi sulla User Experience ed alla scelta della tecnologia più adatta.
Durante queste fasi di produzione verrà creata tantissima documentazione, grafici, bozze, wireframe e mappe concettuali.
Questi bozzetti verranno condivisi con il cliente allo scopo di comprendere a fondo le scelte fatte in ogni fase e per ogni parte del progetto.
Il coinvolgimento del cliente per noi è fondamentale, in quanto permette di non sbagliare direzione, risparmiare tempo , capire se il prodotto sia effettivamente funzionale alle necessità aziendali.
“Vorrei un configuratore”. Non basta come richiesta. Ma in genere si parte così. E si procede con “Ma quanto costa?”.
La risposta non è facile. Per questo motivo occorre passare un po’ di tempo col cliente per approfondire diverse tematiche tipo:
- Dove verrà utilizzato il configuratore? Web? Desktop? Tablet?
- Deve essere integrato con piattaforme esistenti? ERP? E-Commerce? Business Intelligence?
- Chi lo utilizzerà? Personale interno? Rivenditori? Cliente finale?
- Cosa deve produrre in output? Distinta Base? Preventivo? Ordine?
In fase di realizzazione nasceranno mille interrogativi, che andranno razionalizzati e documentati a dovere. Il Brain Storming serve anche a questo, a scovare dubbi e domande che potrebbero altrimenti compromettere il buon esito del progetto.
E’ bene precisare che realizzare un configuratore di prodotto su misura è un investimento per entrambi, cliente e sviluppatori. Ritardare la consegna o peggio ancora dover tornare sui propri passi è un costo per tutti. Quindi sarà opportuno procedere per fasi ricordandosi che si tratta di un prototipo.
PROCESSO DI CONFIGURAZIONE
Una volta realizzate le prime bozze e chiarite un po’ le idee, sarà la volta delle prime ipotesi sull’ interfaccia e sul processo.
Design dell’ Interfaccia e Design del Processo non sono attività disgiunte.
Realizzazione dell’interfaccia.
E’ la fase più complessa in assoluto, quella in cui il cliente potrebbe scoprire che il prodotto finale non è quello che immaginava o che addirittura sorgano problematiche di produzione o commercializzazione che sottovalutava.
Mettere nero su bianco un processo decisionale umano con lo scopo di trasformarlo in algoritmo matematico è un gioco molto divertente, ma molto difficile.
In questa fase i disegnini e le mappe concettuali aiutano moltissimo e verranno più volte rielaborate.
Il Wire-Frame aiuta a definire graficamente un processo che in genere è estremamente complesso.
Al termine di questa fase avremo un progetto logico e grafico da sviluppare.
PROCESSO
In questa fase bisognerà definire con precisione come sia fatto il prodotto da configurare. Quali siano le sue caratteristiche costruttive, quali attributi possieda e come questi ne influenzino altri, il prezzo o la distinta base.
Le caratteristiche andranno poi spalmate all’interno di un processo per fasi (sequenziali o parallele).
Solitamente in questa fase dopo continue valutazioni e riflessioni il cliente inizia a vedere il proprio prodotto sotto una luce differente.
Il risultato di questa fase sarà un diagramma di flusso o se si preferisce una Mappa di Processo lunga e ramificata.
Ogni prodotto ha in genere un proprio processo di configurazione e in questa fase sarà anche molto importante riuscire a raggruppare i prodotti in famiglie logiche, che non sempre corrispondono alle famiglie commerciali già definite nel listino o sull’ERP.
Sarà di aiuto creare e compilare delle schede tecniche di prodotti tipo o di eventuali accezioni per valutare al solidità della struttura e delle fasi di processo.
IL PROTOTIPO
Chiuse le precedenti fasi in un continuo confronto con il cliente, dopo circa 2 settimane compariranno i primi esperimenti sui prototipi.
Il prototipo potrà essere un qualcosa di completamente fittizio, oppure un semilavorato funzionante del progetto definitivo.
Verranno fatti rilasci e testing su una piattaforma operativa.
Quando tutto sarà convincente, si attiverà la produzione completa del progetto.
PUNTI DI FORZA
I configuratori di prodotto non esistono ovvero non esiste quello per il vostro prodotto, va costruito.
Chi investe in questo si differenzia dagli altri. I costo dell’investimento potrebbe essere trasformato in guadagno in termini di vendite o di immagine.
I clienti che utilizzano i configuratori sono appagati in quanto si sentono partecipi alla realizzazione del prodotto, lo ritengono personale e originale.
Avere diversi articoli non è la stessa cosa che combinare diversi articoli: si potrebbero generare combinazioni non producibili ma sfruttabili per anticipare nuove produzioni o solo in termini pubblicitari.
La configurazione può essere allineata allo sviluppo della scheda di prezzo.
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